Lavoro agile e smart working: tutti i benefit
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La pausa pranzo al lavoro rappresenta una preziosa occasione di socialità e condivisione, pertanto è bene assicurarsi che sia il più piacevole possibile.
Idee per la pausa pranzo al lavoro
Una corretta alimentazione è basilare al lavoro. La qualità delle performance dipende anche dal “carburante” che assicuriamo al nostro organismo. Un pasto bilanciato, infatti, deve garantire tutti quei nutrienti importanti per il corpo e per la mente. Per questo i reparti HR delle aziende oggi si concentrano sul trovare idee per la pausa pranzo che promuovano attivamente il wellbeing.
Le aziende medio-grandi generalmente dispongono di una mensa aziendale, oltre a creare spazi appositi per chi preferisce un pasto home-made. In alternativa, le imprese talvolta stipulano convenzioni con ristoranti nelle vicinanze o offrono buoni pasto da utilizzare a pranzo. Ma oggi c’è un’idea in più per la pausa pranzo al lavoro: la Gift Card TheFork.
Pausa pranzo retribuita con TheFork
Non rientrando nel computo delle ore di lavoro effettivo, la pausa pranzo non può essere retribuita in senso stretto. Tuttavia, i programmi di welfare aziendale offrono una serie di benefit che vanno a coprire questo gap.
La Gift Card TheFork risponde a questa esigenza aziendale, ma ampliando le possibilità offerte a chi la riceve.
La Gift Card TheFork, innanzitutto, può essere utilizzata sia a pranzo che a cena. Valida in oltre 15000 ristoranti in tutta Italia, questo strumento va oltre il concetto di ristorante “convenzionato” nei pressi dell’azienda e abbraccia un ventaglio di proposte mai così ampio. Dal ristorante tipico a quello stellato, dalla pizzeria più friendly ai locali pensati per le famiglie.
La Gift Card TheFork è inoltre deducibile e detraibile, personalizzabile con il logo aziendale, disponibile in formato digitale o fisico.
Pausa pranzo al lavoro: la normativa
Ma cosa dice la normativa? Innanzitutto va detto che la pausa pranzo è obbligatoria qualora l’orario di lavoro sia superiore alle 6 ore giornaliere.
La durata può variare dai 30 ai 120 minuti. Ad esempio, viene concessa almeno mezz’ora di pausa agli operai e almeno un’ora a chi svolge mansioni impiegatizie. Ad aderire a questa normativa senza variazioni è il CCNL Commercio.
A regolamentare la pausa pranzo al lavoro intervengono anche eventuali integrazioni legate ai contratti di categoria, accordi sindacali stipulati tra azienda e dipendenti, ma anche i regolamenti interni legati a specifiche esigenze produttive.
Pausa pranzo e benefit aziendali
La pausa pranzo è quindi un momento centrale nella vita lavorativa, da promuovere e valorizzare anche attraverso i benefit aziendali.
Una pausa adeguata non permette soltanto di recuperare le energie psico-fisiche ed attenuare i ritmi di lavoro. Diventa importante per favorire la socializzazione e l’interazione tra le persone. Senza trascurare il significato in termini di team building, miglioramento delle performance e aumento della retention.
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